Le aziende del packaging in Italia: una potenza dell’innovazione e della dinamicità
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Un settore dalla forza incredibile.
Migliaia di addetti dei quali oltre il 75% in attività tecnologiche di sviluppo di processo.
Tecnologie avanzate e materiali che si evolvono con le necessità dei consumatori.
Ha affrontato la sfida dell’introduzione delle nuove normative Europee per la Circular Economy e si è rafforzato evolvendo e sconfiggendo la prima crisi Covid.
Chi avesse voglia di comprendere quanto l’Italia sia nota non solo per cibo, moda e motori si dovrebbe addentrare in uno dei nostri distretti industriali più virtuosi. E’ quello delle aziende del packaging, in particolare nel settore dei materiali tecnici termoplastici, composto da persone ed aziende di assoluta unicità.
In una panoramica di nomi, partendo da nord, dovrebbero tutti conoscere realtà quali:
- le imprese delle famiglie Marin e Polano nel Friuli, i Crocco, Iazzolino, Magrin, Marinelli e Bernardi top converters nel flessibile e poi gli Alibardi numeri uno del recycling e packaging ed il gruppo ISAP cluster storico dell’imballo rigido nel Veneto, i virtuosi del Bio Virosac e Sacme, la Pati Guarniflon integrata con lavorazione di polimeri vari e la Faitplast con i suoi film speciali sempre nel tri-veneto;
- i lombardi Manuli film tecnici, Goglio “king of coffee” nel varesotto, i Centonze pionieri dei film da termolaminazione, i Varisco tecnologi di stampi e produttori di foglie multistrato, il team manageriale tutto italiano della Corporation Sealed Air brand top a livello degli imballaggi tecnici, il team italiano della multinazionale Coexpan nella valle di Montonate, i Perego “re del gelato”, Ticino Plast, Macplas, Decofilm e tanti altri;
- i piemontesi Torta maghi della termoformatura e gli Oderda / Clot del packaging dolciario ed altri nel flessibile tecnico;
- gli emiliani di Eiffel ed Infia ormai super-integrati a livello mondiale, le famiglie Pianesani e Simonazzi con i loro gruppi Europei nel packaging rigido, il colosso SAFTA, l’eccellenza dei prodotti Gruppo Fabbri, i Nucci e Rossi del PS e PP multistrato nel Cesenatico e il colosso Guillin francese e la sua sede operativa tutta italiana a Massa Lombarda;
- i toscani come i Ponsiani, i Barnini ed i Severini del HDBFFS ed il team Italia del colosso Amcor;
- i marchigiani Andolfi nel flessibile ed i Saviola con i film tecnici per i mobili;
- i Pieragnoli, abruzzesi più tosti dei tedeschi, con tecnologie super anche per le fibre artificiali ad uso mascherine ed anche i Centinari pionieri del BIO insieme ai DiGiacinto top players nel film R-PET;
- i Bianconi in Umbria e poi ancora in Campania i referenziati e super internazionalizzati D’Amato, i dinamici Racciopoli (anche loro a supporto delle forniture medicali), i Brillante, i Martucciello, i sanniti Iannuzzi e della valle del Fortore e la storica azienda dei La Marca;
- i Leone in Puglia fiore all’occhiello nell’agroalimentare;
- i siciliani Cascone top nel mondo con i film Agricoli e i Loreto nel flessibile tecnico.
Sono tutti nomi di famiglie che hanno fatto e faranno la differenza nell’industria Italiana del Packaging, supportati in misura crescente da fornitori qualificati, esperti, seri e orientati sempre più ad un concetto di Circular Economy quale carattere distintivo della qualità delle aziende stesse.
Onore a loro e alle decine e decine di altre aziende virtuose!
L’Italia è sempre più porta del mondo dell’innovazione.